Chi presidierà i giardini, sindaco Abonante, se la polizia locale deve occuparsi dei parcheggi? Alessandria naviga a vista, senza una visione politica

L’istituzione della “zona rossa” ai giardini della stazione è una scelta giusta e necessaria. È il frutto di uno strumento normativo, il tanto discusso Decreto Sicurezza, voluto dalla Lega e contrastato dalla sinistra, che offre finalmente ai sindaci la possibilità di intervenire in maniera incisiva contro il degrado di aree urbane particolarmente fragili. Un passo nella giusta direzione.
Ma uno strumento, da solo, non basta. Deve essere accompagnato da una seria riorganizzazione anche della Polizia Locale, che oggi paga un cronico sotto-organico e una gerarchia di priorità ormai distante dalla realtà dei cittadini.
Il paradosso è evidente. Da un lato, l’amministrazione invoca sicurezza, promette presidio del territorio e chiede agli agenti di garantire ordine nei giardini e nelle piazze. Dall’altro, quegli stessi agenti vengono distolti da questo compito per essere impiegati a controllare la sosta e multare gli automobilisti — attività che fino a poco tempo fa era svolta dagli ausiliari del traffico. Il risultato è duplice: un caos crescente nella gestione dei parcheggi e un presidio del territorio sempre più rarefatto.
La convocazione — con oltre un mese di ritardo — della commissione consiliare sulla sicurezza, prevista per il prossimo 25 luglio, è un altro segnale di questa disattenzione strategica. Nel frattempo, i cittadini continuano a percepire insicurezza e i commercianti a subire furti, danni e intimidazioni.
Certo, è giusto e necessario presidiare i giardini pubblici. Ma è altrettanto urgente proteggere le attività economiche che ogni settimana finiscono nel mirino della criminalità. Servono coraggio, metodo, capacità di stabilire una gerarchia chiara delle priorità.
È la visione politica — o la sua assenza — a decidere se una città tornerà davvero a essere sicura e vivibile, o resterà prigioniera delle sue contraddizioni, ed una città che confonde i parcheggi con la sicurezza, resta sospesa: tra ordinanze e disordine, in attesa di una visione che dopo tre anni non c’è..